spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

mercoledì 30 ottobre 2013

DECADENZA BERLUSCONI

Decadenza Berlusconi, giunta approva voto palese. Ma in Senato può tornare segreto

Sette voti favorevoli e sei contrari, decisiva la scelta di Lanzillotta (Sc): "Non sarà un voto sulla persona, ma sullo status di parlamentare". Ma secondo alcune interpretazioni, rilanciate da Ap, una volta arrivati in aula basterebbe la richiesta motivata di 20 senatori per rimettere tutto in discussione

Silvio Berlusconi
Fino a ieri infatti il risultato era in pareggio: 6 per il voto segreto (Pdl, Lega, Gal e Autonomie-Psi), e altrettanti per il voto palese (Pd, M5S e Sel). Ma, spiegano alcuni addetti ai lavori ripresi dall’agenzia Ap, anche se oggi “vincesse” il voto palese al fronte berlusconiano resterebbe la possibilità di rimettere tutto in discussione in aula: basterebbe la richiesta di voto segreto, motivata e firmata da almeno venti senatori, che poi sarebbe a sua volta votata in aula. La data del voto al Senato non è stata ancora fissata. Ieri l’aula ha respinto la richiesta dei Cinque Stelle di votare il 5 novembre, mentre il calendario di palazzo Madama è ormai “pieno” fino al 22. Il 14 ottobre la giunta per le elezioni del Senato ha dato parere favorevole alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi secondo la legge Severino, per effetto della condanna definitiva per frode fiscale al processo Mediaset-diritti tv. 
Intanto il senatore Maurizio Buccarella, membro del Movimento 5 Stelle in giunta del Regolamento è stato obbligato a sospendere la diretta dei lavori che stava postando su Facebook. Richiamato dal presidente Pietro Grasso, Buccarella ha scritto un ultimo ‘passo e chiudo’ sul suo profilo: “Su segnalazione di agenzie che stanno riportando i flash aggiornativi dei lavori in giunta, il presidente mi invita a sospendere ogni comunicazione onde evitare qualsiasi polemica. Accolgo l’invito”. Del resto anche i commenti degli utenti non erano in sintonia con la decisione del senatore grillino: “Evita di scrivere su Facebook o Twitter, potrebbero trovare qualche pretesto per rimandare”. E’ infatti ancora vivo il ricordo di quanto accaduto il 4 ottobre scorso nel corso della giunta delle elezioni, riunita in seduta comune, quando i senatori Vito Crimi eMichele Giarrusso avevano condiviso quanto accadeva nella camera di consiglio. Il rischio fu quello di invalidare la seduta.
LA CRONACA ORA PER ORA
14,07 – Schifani: “Pagina buia”. E minaccia “conseguenze”.
“Una pagina buia per le regole parlamentari”, è il commento a caldo del capogruppo Pdl in Senato Renato Schifani. “La Giunta , a maggioranza e con un voto deliberatamente politico, ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra. La giornata di oggi”, conclude, non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione”.
13,48 – La Giunta approva il voto palese. La giunta per il Regolamento del Senato ha dato il via libera al voto palese in aula al Senato in merito alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Sette i voti favorevoli, sei i contrari.  
13.31 – Giunta al lavoro sul testo da votare. Ma resterà “scappatoia” per voto segreto. La giunta per il Regolamento è al lavoro per redigere il dispositivo da mettere al voto. L’orientamento, riferiscono alcuni partecipanti, è quello di restringere il campo alla sola decadenza da senatore di Berlusconi, perché il voto sulla decadenza è considerato voto non alla persona ma allo status di parlamentare. Diversa invece la questione dell’ineleggibilità e dell’incandidabilità che va a toccare appunto la persona, e secondo il regolamento di palazzo Madama necessita di uno scrutinio segreto. Ma al momento della discussione in aula sarà comunque possibile presentare un ordine del giorno, firmato da almeno 20 senatori e motivato, nel quale si richiede invece il silenzio dell’urna. In quel caso il presidente Pietro Grasso, rimetterebbe al giudizio dell’asseblea la richiesta.  
13.09 – Lanzillotta: “Non serve voto segreto” -  “Quello sulla decadenza di Berlusconi non sarà un voto sulla persona, ma sul suo status di parlamentare. Pertanto non sarà necessario il voto segreto”. Lo ha detto Linda Lanzillotta (Sc) in una pausa dei lavori della Giunta per il regolamento. “Non reinterpretiamo regolamento perché è la prima volta che si applica legge Severino”.



12.46 – Terminata riunione giunta per il regolamento - E’ terminata la riunione della Giunta per il regolamento in Senato. 12.24 – Giarrusso: “Si dà tempo a Berlusconi, dietro c’è Napolitano” – “E’ un problema non solo Berlusconi ma chi vuole dargli tempo. Temiamo che dietro ci sia la regia del Presidente della Repubblica”, ha detto all’Adnkronos Mario Michele Giarrusso, senatore del M5S membro della Giunta delle elezioni e delle immunità. Per il senatore grillino, “Napolitano ha sbagliato nel 2010, consegnando il Paese a Monti invece di mandarci al voto, e continua a perseverare nell’errore dando tempo a Berlusconi per mantenere in vita il governo” Letta. In realtà, secondo Giarrusso, il Capo dello Stato “così facendo non tiene in vita l’esecutivo, ma getta nel fango il nostro Paese”.

12.20 – Interviene presidente Grasso, poi il voto - Battute finali per la seduta della Giunta per il regolamento convocata per decidere sul voto palese per la decadenza dal mandato di parlamentare di Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende da alcuni componenti della Giunta, ora starebbe intervenendo il senatore del Pd Franco Russo. Poi sarà la volta di Linda Lanzillotta (Sc) che ormai ha già dichiarato il suo sì al voto palese, poi tocca al presidente del Senato e della Giunta Piero Grasso concludere. Dopo l’intervento di Grasso si dovrebbe passare al voto e se le previsioni fatte finora verranno confermate la decisione di votare con scrutinio palese passerebbe con 7 voti a favore e 6 contrari. Grasso, in quanto presidente, per prassi non vota.

12.19 – Berlusconi, voto sarà calendarizzato al termine della Giunta – Il voto in aula al Senato sulla decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi sarà calendarizzato oggi al termine della riunione della Giunta per il regolamento. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari. Secondo quanto riferiscono le stesse fonti, il presidente di palazzo Madama Pietro Grasso avrebbe chiesto di convocare la conferenza dei capigruppo quando sarà sciolto il nodo del voto palese. Il voto potrebbe essere calendarizzato tra il 4 e il 15 novembre.

12.00 – Galati (Pdl): “Inammissibile cambiare regole in corso” – “Inammissibile cambiare in corsa le regole del gioco. Non è possibile che l’Aula del Senato, attraverso le decisioni della Giunta, si esprimi in maniera arbitraria, decidendo con il voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi”. E’ quanto afferma il deputato del Pdl, Giuseppe Galati.

11.28 – Civati: “Non vedo così fuori dal mondo la scelta del voto segreto” – “A differenza del mio partito non vedo così fuori dal mondo il voto segreto”. Lo ha detto Giuseppe Civati intervenendo a Omnibus su La7 in merito al voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. “E questa è un’altra cosa che mi differenzia dal mio gruppo dirigente”, ha sottolineato il candidato alle primarie per la guida del Pd.

10.53 – Casson: “Berlusconi decadrà anche con i voti del Pdl” – “A mio modo di vedere, Berlusconi verrà dichiarato decaduto sia col voto palese sia col voto segreto”. Così, Felice Casson, senatore del Partito Democratico, stamani ai microfoni di Radio Città Futura. “Ciò avverrà per motivi diversi – ha aggiunto Casson – perché nel segreto dell’urna sappiamo che un certo numero di senatori del Pdl voteranno comunque contro Berlusconi”. E “il governo non cadrà perché ci sono decine di senatori, del Pdl o ex Pdl, che lo sosterranno”.

10.49 – M5S fa diretta online della Giunta. La Rete: “E’ un errore”. Lui sospende - Maurizio Buccarella, membro del Movimento 5 Stelle in giunta del Regolamento era impegnato nella cronaca dei lavori dello stesso organismo parlamentare, ma l’operazione del grillino sembra non piacere al popolo della rete: “Evita di scrivere su Facebook o Twitter, potrebbero trovare qualche pretesto per rimandare”. E’ infatti ancora vivo il ricordo di quanto accaduto nel corso della giunta delle elezioni, riunita in seduta comune, quando i senatori Vito Crimi e Michele Giarrusso avevano condiviso quanto accadeva nella camera di consiglio. Il rischio fu quello di invalidare la seduta. Richiamato dal presidente Grasso, Buccarella ha poi sospeso la diretta

10.41 – Giunta verso voto palese. Lanzillotta verso il sì - La giunta per il regolamento del Senato si starebbe orientando per il voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare. Secondo quanto si apprende dai componenti della Giunta, Linda Lanzillotta avrebbe confermato il suo sì allo scrutinio palese e pertanto la decisione dovrebbe andare in questo senso. Fino a ieri infatti il risultato era in pareggio: 6 per il voto segreto (Pdl, Lega, Gal e Autonomie-Psi, ndr), e altrettanti per il voto palese (Pd, M5S e Sel). Con l’incognita della Lanzillotta che aveva confermato di rimandare la decisione sulla sua posizione dopo aver ascoltato le relazioni di Anna Maria Bernini (Pdl) e Francesco Russo (Pd). A quanto si apprende la senatrice di Sc sarebbe quindi orientata a votare per il palese.

10.38 – Polverini: “Inaccettabile sostenere governo senza Berlusconi” - “Se il Partito democratico espelle dal Senato il nostro leader, per noi sarebbe inaccettabile sostenere un governo senza Berlusconi”, ha detto Renata Polverini intervenendo alla trasmissione “Citofonare Adinolfi” in onda su Radio ies.

10.38 – Sisto: “La decadenza è omicidio in famiglia” - “E’ una provocazione per mettere anudo un omicidio in una famiglia che dovrebbe andare d’accordo”. Così a “Radio Capital” Francesco Paolo Sisto (Pdl), presidente della commissione Affari costituzionali della Camera

10.37 – Buccarella (M5S) fa diretta su Facebook della giunta - Il senatore del Movimento 5 Stelle, Maurizio Buccarella, sta postando su Facebook un racconto in diretta di quanto sta avvenendo nella Giunta per il regolamento del Senato. Secondo il suo resoconto sono intervenuti sino ad ora Roberto Calderoli, Francesco Nitto Palma, Loredana De Petris e Ferrara (Gal). Buccarella già ieri aveva raccontato sul web i lavori della Giunta guidata dal presidente del Senato, Pietro Grasso.

9.42 – Palma (Pdl) a La Stampa: “A rischio stabilità governo” - I tempi ”saranno quelli determinati dalle maggioranza politiche: possono votare la decadenza in Aula, ma poi sia chiaro chi mina la stabilità. Se sarà un voto politico, nessuno si lamenti delle conseguenze”, ha detto il presidente della commissione Giustizia del Senato Nitto Palma.

9.37 – Silvio Berlusconi vedrà per pranzo a palazzo Grazioli i ministri del Pdl - Lo confermano fonti interne al partito. L’appuntamento segue quello nella tarda serata di ieri con il segretario politico Angelino Alfano. Non è escluso che il cavaliere chiami a raccolta anche i ‘lealistì di Raffaele Fitto. Berlusconi, secondo quanto riferito, sta cercando in tutti i modi infatti di ricompattare il partito prima del voto nell’aulad el Senato sulla decadenza da senatore.

 9.28 – Letta: “Risposta a Berlusconi? E’ nel voto del 2 ottobre” – La risposta è contenuta nel voto di fiducia del 2 ottobre: il Parlamento mi ha dato la fiducia a larga maggioranza. Il pilastro di quel discorso era la necessaria separazione fra azione di governo e singole vicende giudiziarie”. Sono le parole del presidente del Consiglio Enrico Letta a Radio Anch’io su Radio1, rispondendo alla richiesta di Silvio Berlusconi di un intervento da parte dell’esecutivo sulla legge Severino.

8.49 - Formigoni (Pdl): “Difesa Berlusconi ma non a costo di fare male al Paese” – “Noi difenderemo l’agibilità politica di Berlusconi in tutti i modi e con tutti i mezzi, ma non a costo di fare del male al paese”. Così il senatore Roberto Formigoni del Pdl intervistato a Omnibus su La7 in merito ala decadenza di Berlusconi. “Non compiremo il fallo di reazione”

8.43 – Casson (Pd): “Decadenza né amministrativa né penale” - ”La decadenza non è una sanzione penale né amministrativa: lo hanno ribadito più volte la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione e il Consiglio di stato. E’ una misura che riguarda il diritto di elettorato passivo, che viene limitato secondo i criteri della legge Severino”. Lo spiega in una intervista alla Stampa il senatore Pd Felice Casson.

8.38 – Casini: “Il voto segreto è un dovere” – “Personalmente non ho dubbi sul voto segreto. Capisco Grillo, Renzi e compagnia cantante ma un Paese che piega le regole alle convenienze dà un pessimo esempio di sé”, ha detto il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini

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