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domenica 1 dicembre 2013

IL PRESIDENTE UCRAINO VIKTOR YANUKOVICH, PROMETTE L'AVVICINAMENTO ALL' UE

Ucraina: Viktor Yanukovich,farò il possibile per avvicinarci a Ue

In Ucraina ancora manifestazioni pro-Ue, pugno duro della polizia
01 dicembre, 10:48

Proteste in piazza a Kiev, decine di feriti
Ucraina: Yanukovich,farò possibile per avvicinarci a Ue
KIEV  - Il presidente ucraino, Viktor Yanukovich, ha detto che farà tutto il possibile per avvicinare il paese all'Unione europea. Lo riporta l'agenzia Interfax. A Kiev e in altre città dell'Ucraina migliaia di persone stanno protestando da dieci giorni contro la decisione del governo di congelare la firma di un accordo di associazione con l'Ue.







Ucraina: pugno duro polizia. 'Iulia', abbattere regime 
di Giuseppe Agliastro

Manganellate e gas lacrimogeni. Decine di feriti, forse cento, e almeno 35 arresti. A Kiev nella notte la polizia ha usato il pugno duro per disperdere i manifestanti pro-Ue in piazza Maidan. Le violenze hanno provocato la condanna della comunità internazionale, a partire da Usa e Ue, nonché la reazione decisa dell'opposizione e della sua leader in carcere, Iulia Timoshenko, che nel suo sesto giorno di sciopero della fame "in solidarietà con i manifestanti" ha esortato gli ucraini a continuare la protesta "finché il regime al potere non sarà abbattuto". Il capogruppo del partito 'Patria' di Timoshenko, Arseni Iatseniuk, e il campione di pugilato e leader di 'Udar', Vitali Klitschko, hanno chiesto anche elezioni presidenziali e legislative anticipate e simultanee e le dimissioni del presidente Viktor Yanoukovich e del ministro dell'Interno Vitali Zakharcenko. Intanto preparano uno sciopero generale. Il presidente ucraino, Viktor Ianukovich, ha chiesto un'indagine "obiettiva" sull'intervento della polizia della scorsa notte, quando gli agenti hanno fatto sgomberare i manifestanti pro-Ue a manganellate. Il capo di Stato si è anche detto "indignato" per le violenze. A piazza Maidan non ci sono più dimostranti. Al loro posto c'è un centinaio di poliziotti e cinque autobus pieni di 'teste di cuoio', i Berkut. Ma la protesta continua: migliaia di 'europeisti' si sono spostati appena un chilometro più in là, nella piazza antistante il monastero di San Michele, e alcuni proprio all'interno dell'edificio sacro, dove in circa 200 hanno trovato riparo costruendo una barricata di panchine quando i 'Berkut' sono entrati in azione con i manganelli. E' già da una decina di giorni che gli 'europeisti' ucraini manifestano contro la decisione del governo di sospendere la firma di un accordo di associazione con l'Unione europea e ieri sera in piazza Maidan c'erano circa 10.000 persone. Ma le forze speciali hanno aspettato la tarda notte per intervenire, quando i dimostranti rimasti nella zona erano solo mille, o anche meno. Secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni all'ANSA, gli agenti in assetto antisommossa erano tantissimi, duemila secondo alcuni, e sono intervenuti verso le 4.30 del mattino colpendo "chiunque, anche la gente a terra". Una rappresentante della polizia, Olga Bilik, ha detto in un' intervista tv che l'intervento delle 'teste di cuoio' è stato causato dal "lancio di lattine" da parte di alcuni dimostranti contro degli operai che stavano iniziando ad allestire le decorazioni natalizie. Poi è stato il turno di Vitali Koriak, comandante della polizia di Kiev, che ha "assicurato" che "gli agenti sono stati provocati". L'aggressione comunque c'è stata e il risultato è un bilancio da campo di battaglia: 35 manifestanti hanno avuto bisogno di cure mediche e sette sono stati ricoverati in ospedale, a questi si aggiungono i numerosi contusi e, secondo il ministero dell'Interno, gli "almeno 12 agenti feriti". Le persone arrestate sono 35: le accuse sono teppismo e resistenza a pubblico ufficiale. Ma molti di loro sarebbero già stati rilasciati. Il premier Mikola Azarov si dice "profondamente preoccupato e indignato" per quanto avvenuto, ma intanto sul governo si sta abbattendo un fuoco incrociato di critiche: lo attaccano la società civile, l'opposizione, i leader religiosi e persino chi 'europeista' non è di certo, come il putiniano doc Viktor Medvedchuk, che ha fatto tappezzare Kiev con manifesti anti-Ue. Ma forse il colpo più duro contro Yanukovich e il suo 'clan' potrebbe arrivare a livello internazionale, dove condanne alle violenze sono arrivate dal commissario Ue all'allargamento Stefan Fule e dal capo della diplomazia Ue Catherine Ashton, oltre che dai governi di Usa, Gran Bretagna, Polonia, Svezia e Lettonia. Inoltre, i leader dell'opposizione ucraina hanno incontrato gli ambasciatori di "alcuni paesi Ue" per discutere della questione, e intanto va avanti la petizione per chiedere agli Usa sanzioni personali per Yanukovich e per i membri del governo: sono più di 85.000 le firme raccolte finora.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/11/30/Ucraina-polizia-disperde-pro-Ue-manganellate_9704748.html

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