spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

sabato 28 dicembre 2013

INVESTIRE NELLE ATTIVITA' GIOVANILI DIVENTA RISCHIOSISSIMO, LE BANCHE NON FANNO CREDITO.

Giovani e imprese, “La mia azienda ostaggio della paura delle banche”

Daniela Cestelli, 27 anni, ha fondato la società "Ultimo Podere" per vendere sughi toscani ai nuovi ricchi dei Paesi emergenti. Ha il laboratorio per produrre i condimenti, i collaboratori e i contatti ma gli istituti di credito, a causa della stretta creditizia, le negano i finanziamenti. Una storia che spiega più delle statistiche perché in Italia la ripresa non arriva mai

Giovani e imprese, “La mia azienda ostaggio della paura delle banche”
Vendere il ragù di cinta a cinesi e indiani
“Mi sono laureata in Lingue e civiltà orientali alla Sapienza di Roma, ho studiato cinese, indi e inglese. Ho fatto una ricerca di mercato per capire cosa cercano i nuovi ricchi dei Paesi emergenti, ho capito che quando hai tutto vuoi l’elisir di lunga vita, tra i cui ingredienti c’è il cibo di qualità. E l’Italia può offrirlo”, racconta Daniela. Nel settembre 2012 prova quindi a diventare imprenditrice: nasce la società L’Ultimo Podere (www.ultimopodere.eu), 200 mila euro di capitale sociale (costituito però da un software conferito dai soci all’azienda), l’idea è di vendere in tutto il mondo i sapori della Toscana, la Pomarola, il ragù di Chinina, il ragù di Cinta, sughi in barattolo pensati per i palati cinesi e indiani. “Sono prodotti di altissimo livello, biologici, con materia prima proveniente dalle piccole aziende della provincia di Siena. Ho collaboratori bravissimi, un cuoco che ha viaggiato per il mondo ma ha imparato a cucinare con le nonne toscane. Anche il mio ragazzo lavora con me. Ho studiato il marchio e il barattolo, realizzato dalla Bruni, una delle più grosse vetrerie italiane. Un amico artista ha realizzato il logo. Abbiamo provato a fare quello che ripetono imprenditori comeOscar Farinetti: valorizzare l’agroalimentare italiano”. Fin qui tutto bene. Ma servono i soldi: 300 mila euro per partire. E Daniela scopre che cosa significano i numeri diffusi ogni mese dall’Abi: a novembre i finanziamenti bancari a famiglie e imprese in Italia sono crollati del 4 per cento rispetto a novembre 2012, dopo che a ottobre erano scesi del 3,7 per cento.
L’attesa infinita e i fornitori da pagare
Il viaggio di Daniela nella stretta creditizia comincia dal consorzio Fidi Toscana, società finanziaria della Regione Toscana che serve ad aiutare le imprese nel trovare credito con le banche, facendosi garante di una parte del finanziamento. “Il consorzio dà garanzie tra il 60 e l’80 per cento per l’imprenditoria femminile, presenti i preventivi e loro decidono se finanziarti. Ho compilato tutti i moduli,poi sono andata in Cina a insegnare l’italiano. Quando sono tornata, mi sono appoggiata alla Banca di Credito cooperativo di Cambiano, a Poggibonsi: ho depositato titoli a garanzia per 44 mila euro, che loro hanno valutato solo 36 mila, e mi hanno dato un fido di 50 mila euro”. Un finanziamento per cominciare i lavori, in attesa del prestito vero con la garanzia di Fidi Toscana. Cominciano i lavori, nasce il laboratorio con spazio vendita della Ultimo Podere, 400 metri quadri a Colle Val d’Elsa, tra Siena e Firenze, “a luglio telefono a Fidi Toscana per sapere che fine ha fatto la mia pratica, loro dicono di aspettare ancora per avere 300 mila euro oppure me ne propongono 250 mila con garanzia al 60 invece che all’80 per cento. Ma nessuno del consorzio è mai venuto a vedere cosa facevamo, anche solo per verificare se l’azienda esisteva davvero”. A fine luglio arriva la delibera, “ma la Banca di Cambiano chiede una fideiussione di 250 mila euro fornita dal mio babbo e dalla mia mamma, così la banca si sarebbe trovata ad avere una garanzia del 160 per cento! Un’assurdità, non potevo accettare, hanno anche preteso un aumento di capitale da 50 mila euro”. I genitori di Daniela hanno un bar-negozio-tabacchi in un paesino toscano,“siamo cinque figli, non potevo chiedere loro un simile sforzo. Ho pianto per giorni: il laboratorio era pronto, ma io avevo finito i soldi. Ho pagato un po’ di fornitori, ho spiegato la situazione, loro mi hanno dato fiducia”.
Si fidano soltanto di mamma e papà
Daniela cambia banca, lascia il Credito cooperativo di Cambiano e passa al Monte dei Paschi, sperando che un istituto più grosso sia più efficiente . Ma anche Mps esige una fideiussione, almeno 100 mila euro, “la banca non si fidava, ma almeno la direttrice della filiale è venuta a vedere l’azienda, ha fatto anche delle foto, il laboratorio era ormai funzionante, anche se i ragazzi hanno dovuto lavorare al freddo perché non avevo i soldi per il riscaldamento”, poi ci sono problemi con la Usl, inizia un’altra guerra burocratica per le autorizzazioni, così da poter dichiarare ufficialmente l’inizio dell’attività, necessaria per ottenere un altro fido da Mps. Daniela pensa di arrendersi, ormai i sughi sembrano destinati a rimanere un miraggio, dal consorzio Fidi Toscana è arrivato il via libera a fine settembre ma ora servono i soldi della banca. Il papà, la mamma e le sorelle la convincono: si rimangia l’orgoglio e accetta la fideiussione dei genitori, “e una settimana fa è arrivata la delibera dal Monte Paschi”, che tra Fidi Toscana e fideiussione si trova garantita al 100 per cento. Intanto la Ultimo Podere sarebbe pronta a lavorare a pieno ritmo, ma senza i capitali per comprare i macchinari, Daniela se ne è fatto prestare uno con cui riesce a produrre 200 barattoli al giorno invece che 2000 e solo per conto terzi, non ancora col suo marchio.
Ora si concede tre giorni di vacanza, “poi posso partire”, i contatti li ha, danarosi turisti orientali incontrati mentre lavorava nei weekend alle Cantine Antinori, a Firenze. “Quando ho cominciato ero contenta, i miei hanno un negozio, mio fratello un ristorante, sono cresciuta nel mondo dell’alimentare. Ma quando vai in banca ti trattano come se volessi rubare e ti passa la voglia”. Nei primi nove mesi del 2013, calcola Infocamere, sono nate in Italia 296 mila aziende. Una su tre è di un giovane sotto i 35 anni: non avendo speranze di essere assunti si mettono in proprio. Il problema è che poi devono trattare con le banche. E se i ragazzi non hanno genitori alle spalle a fare da garanti, sono guai.
Raccontate le vostre storie di giovani imprenditori, scrivete a s.feltri@ilfattoquotidiano.it
da Il Fatto Quotidiano del 28 dicembre 2013

1 commento:

  1. Non credo mai che ci sarà mai una soluzione al mio problema relazionale con il mio amante. il mio amante chiamato Randy West mi ha buttato fuori da casa sua e ha portato un'altra signora che ora sente l'unico migliore per lui. fino a quando un giorno ricevo una telefonata da un amico della città che il mio uomo esce per un appuntamento con un'altra donna in città, le ho detto che anch'io sono sorpresa, perché da quando Randy West mi ha lasciato a sentire non penso e non chiamano me. così dopo alcuni giorni la mia amica chiamata Alice mi ha chiamato e mi ha detto che ha trovato un uomo molto potente, ed è un grande erborista africano, davvero tutti sappiamo che gli africani sono benedetti con così tanti poteri a base di erbe che usano per aiutare molte persone, così mi ha detto che il nome dell'uomo è Dr Wealthy che inoltrerà il suo indirizzo e-mail per contattarmi, così davvero mi ha mandato l'indirizzo email di Wealthy e l'ho contattato quel giorno fedele . mi ha spedito dopo un po 'che il mio uomo tornerà da me se solo credo nel suo lavoro, così dopo 48 ore ricevo una telefonata da Randy West, e ha iniziato a chiedere l'elemosina che avrei dovuto perdonarlo contro tutto ciò che aveva fatto per io ... mi ha implorato di spezzarmi il cuore e lasciare che l'altra donna avesse un cuore nuovo. mi promette di non lasciarmi mai andare. ora io e Randy West stiamo pianificando di sposarci il prima possibile. siamo portati indietro con il grande incantesimo d'amore potente e accecato dall'incantesimo Dottor Wealthy, siamo felici e contenti. contatta Dr Wealthy su questo indirizzo di posta elettronica wealthylovespell@gmail.com puoi anche contattarlo tramite whatsapp su +2348105150446 per la soluzione a qualsiasi tipo di problema tu abbia.

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