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domenica 1 dicembre 2013

FORZA ITALIA MACINA CONSENSI, LA SINISTRA TEME UN RIBALTONE ELETTORALE

Berlusconi vola nei sondaggi e la sinistra inizia a tremare

Dopo la decadenza Forza Italia passa dal 16 al 20,3%. Weber (Ixè): "Tutti i fantasmi che Berlusconi agita da tempo, i giudici e la sinistra, sono diventati realtà". E Mannheimer avverte: "L'insieme di FI e Ncd sembra avere più voti di quelli che aveva il Pdl"

Forza Italia macina consensi. Non c'è niente da fare. Il Pd può inciuciare quanto vuole, ma più annaspa nelle larghe intese più fa il gioco del centrodestra.
Nemmeno la decadenza da senatore riuscirà a tenere Silvio Berlusconi fuori dalla politica.
Certo, bisognerà capire in quali termini continuerà ad occupare l'agone, ma su un punto tutti i sondaggisti sono concordi: "Berlusconi può vincere le prossime elezioni". E il prossimo appuntamento, a cui tutti i partiti guardano con ansia, sono le europee di maggio.
"Forza Italia con la grande coalizione di centrodestra, è data da tutti i sondaggi nettamente vincente. La vittoria del popolo di Berlusconi, dei moderati, dei liberali, dei riformisti, sarà in grado di ridare speranza al Paese. Caro Alfano, perché continuare a fare la stampella disprezzata di un governo di sinistra che non ti vuole e non ti ascolta?". Renato Brunetta, capogruppo forzista alla Camera, guarda i sondaggi con soddisfazione. I numeri parlano chiaro. Le larghe intese sono finite. La manciata di voti su cui il premier Enrico Letta può contare non porteranno l'esecutivo tanto lontano. E, poi, c'è Matteo Renzi che scalpita. Tutto sembra portare al voto anticipato. Eventualità che terrorizza la sinistra, in particolar modo il Partito democratico. A impensierirli è il risultato che potrebbe ottenere la rinata Forza Italia. "Occhio al Cavaliere - andava in giro a dire il sindaco di Firenze nei giorni scorsi - ha sette vite come i gatti". All'indomani della decadenzain una intervista al Corriere della Sera, Massimo D'Alema ricordava che Berlusconi "ha sempre saputo risollevarsi con successo""Non credo che scompaia dalla vita politica italiana per la sua decadenza - è il ragionamento dell'ex diesse -penso sia un giudizio politico superficiale".
Quello che per la sinistra è un incubo, per i sondaggisti è (quasi) una certezza. Questione di percentuali. Sentito dal Fatto Quotidiano, il presidente di Tecnè Carlo Buttaroni ha fatto notare che "più sale la conflittualità, più l'opinione pubblica sente la necessità di identificarsi. La vicenda della decadenza, seppur negativa, ha rafforzato l'identità di Forza Italia e Berlusconi".  Ma diamo un'occhiata ai numeri che ha sul tavolo il Cavaliere. Secondo Ispo, Forza Italia sarebbe già passata dal 16 al 20,3%. Il tutto nel giro di pochi giorni. Secondo le intenzioni di voto dell’istituto Ixè elaborate per Agorà, la decadenza ha fatto guadagnare a Forza Italia 3,3 punti mentre il Pd e il Movimento 5 Stelle registrano un calo di circa mezzo punto percentuale. Secondo il presidente di Ixè Roberto Weber, quella dei forzisti è una "impennata emotiva", mentre contemporaneamente si assiste alla "sparizione del centro".
L'impennata di Berlusconi si registra, ininterrottamente, dalla caduta di Mario Monti. Sul finire del 2012 l'allora segretario Angelino Alfano aveva letteralmente affondanto i consensi del Pdl facendoli precipitare intorno al 15%. Tornato in campo il Cavaliere gli sono bastati un paio di mesi per riportare il partito sopra il 21%, mentre il Pd di Pier Luigi Bersani arretrava dal 32,5 al 25,4%. Se i sondaggi degli ultimi giorni, che danno appunto Forza Italia al 20,3%, saranno confermati, Berlusconi ha sei mesi di tempo per preparare la corsa alle europee e consolidare la propria fiducia che, stando al report di Ixè, è già crescita del 6%. D'altra parte, secondo Weber la popolarità del Cavaliere è anche dovuta dal fatto che "tutti i fantasmi che agita da tempo, i giudici e la sinistra, sono diventati realtà". A questo punto non resta che vedere se alle prossime elezioni Forza Italia si presenterà in coalizione con il Nuovo centrodestra che, ad oggi, è dato intorno al 3,5%. "L'insieme di Forza Italia e Ncd - ha spiegato al Fatto Quotidiano Renato Mannheimer - sembra avere più voti di quelli che aveva il Pdl".

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